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Spaventati dalla tassa di soggiorno fino a 10 euro

Gli operatori del settore disapprovano la proposta difesa, invece, dal sindaco del capoluogo toscano che la ritiene una strada da percorrere

La tassa di soggiorno potrebbe arrivare a costare fino a un massimo di 10 euro a persona, è quanto potrebbe prevedere il documento fiscale al vaglio del legislatore. La vice presidente vicario di Federturismo Confindustria, Marina Lalli commentando l'emendamento al Dl Fisco in esame alla Camera ha detto "Esprimiamo il nostro disappunto per l'introduzione di un ennesimo balzello fiscale a carico dell'industria del turismo".

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha invece difeso la proposta di rincaro dopo aver nei giorni scorsi aumentato i massimali nel capoluogo toscano sui parametri attuali, "Sosteniamo l'iniziativa del Mibact - ha detto Nardella - verso l'aumento dell'imposta di soggiorno in quelle città che hanno una presenza turistica di 20 volte superiore al numero dei residenti". Il sindaco ha difeso l'imposta definendola "espressamente vincolata a determinate voci di spesa" e pertanto inutilizzabile per "ripianare buchi di bilancio". Nardella ha aggiunto "E' una misura equa per evitare che il peso dei flussi turistici ricadano solo sui cittadini".

Nelle intenzioni dell'esecutivo l'aumento, consentito solo ai capoluoghi di provincia, è destinato a "compensare" servizi offerti ai turisti e "finanziare" manutenzione e utilizzo dei beni culturali e servizi pubblici locali.