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Sollicciano, troppi detenuti e lavori a rischio

Crescono i detenuti, 710 contro i 494 previsti, inoltre l'imminente partenza della direzione da poco insediata rischia di bloccare le ristrutturazioni

Sono alcune delle criticità rilevate oggi nel corso della tradizionale visita di Ferragosto al carcere fiorentino di Sollicciano, da parte dell'associazione radicale Andrea Tamburi, insieme al cappellano dell''istituto Don Vincenzo Russo.

"Il carcere di Firenze si presenta come sempre pieno di criticità - ha rilevato Massimo Lensi -. La prima è quella dell'avvio dei lavori di ristrutturazione, molto attesi, per 3 milioni di euro che sono appena partiti ma che sono già a rischio perché a breve la direzione dell'istituto sarà vacante. Tutto può finire nel nulla". Inoltre, ha detto ancora, "abbiamo rilevato una leggera tendenza al sovraffollamento perché sono presenti 710 detenuti, e di questi 193 sono dentro per detenzione e spaccio. Con la legalizzazione della cannabis non ci sarebbero situazioni di sovraffollamento".

"Siamo preoccupati per la partenza della direttrice - ha sottolineato don Russo - perché mette in discussione la continuità di un progetto, che ha portato a una serie di interventi all'interno del carcere. Con il nuovo direttore non sappiamo cosa avverrà e noi chiediamo che ci sia una continuità e di portare avanti il progetto di adeguamento del carcere affinché la vita dei detenuti sia più normale. Non c'è più il sovraffollamento di prima, anche se c'è sempre un soprannumero, ma quello che ci preoccupa sono soprattutto le condizioni di vita e il trattamento dei detenuti che quando escono rischiano di essere ''potenziati'' nei loro aspetti negativi. Il carcere deve invece riuscire a migliorare una persona".