Lavoro

Smistamento pacchi, presidio a difesa del lavoro

Per 24 mesi sono stati addetti allo smistamento della corrispondenza e dei pacchi, sono 450 sull'intero territorio italiano e 30 in Toscana

I sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl, UilTemp regionali hanno organizzato un presidio questa mattina sotto la prefettura di Firenze con gli autisti addetti allo smistamento della corrispondenza e dei pacchi postali a cui non è stato rinnovato il contratto, circa 450 lavoratori in tutta Italia, 30 in Toscana.

"Poste Italiane, dopo aver utilizzato per circa 24 mesi autisti addetti allo smistamento della corrispondenza e dei pacchi, ha deciso, nonostante gli incrementi di fatturato e di attività, di non rinnovare loro le missioni e affidare a ditte esterne il servizio" recita la nota sindacale. Nidil-Cgil, Felsa-Cisl, UilTemp sottolineano "il dramma di lavoratori e relative famiglie che si troveranno dall’oggi al domani senza lavoro, la non applicazione del CCNL di Poste Italiane ai nuovi affidatari, con una notevole decurtazione di stipendio, la mancata applicazione di standard di sicurezza, sia sul lavoro che per la normativa anti Covid19 in un periodo dove questi dovrebbero essere elevati al massimo livello, un notevole abbassamento della qualità di un importante servizio di pubblica utilità".

"Riteniamo inaccettabile questa scelta di lasciare a casa lavoratori che hanno garantito il servizio di Poste Italiane durante il lockdown con tutti i rischi del caso configurando un dumping sociale e contrattuale di Stato in quanto Poste Italiane è un’azienda partecipata dallo Stato per una parte maggioritaria del capitale" hanno concluso.