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Smart working per fronteggiare il Coronavirus

L'amministrazione fiorentina ha adottato modifiche al regolamento di accesso al lavoro agile per garantire il pieno funzionamento degli uffici

La giunta fiorentina nell'ultima seduta ha approvato una variazione del regolamento per lo “svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile”. "In sostanza con questa modifica viene introdotta in questa fase di sperimentazione la possibilità di accedere al lavoro agile per esigenze di carattere straordinarie in caso di eventi calamitosi" recita una nota di Palazzo Vecchio.

“Con questa modifica al regolamento abbiamo voluto facilitare questa possibilità per i dipendenti che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei requisiti previsti - ha detto l’assessore Martini - anche alla luce dell’attuale momento particolare. Si tratta di una delle misure predisposte dall’Amministrazione per l’allerta del Coronavirus per garantire il pieno funzionamento della macchina amministrativa venendo incontro anche alle situazioni particolari in cui si trovano i dipendenti”.

Per quanto riguarda i numeri della sperimentazione, ad oggi sono 16 i dipendenti che hanno già attivato la modalità del lavoro agile, a questi si devono aggiungere i 21 che saranno avviati a marzo e i 3 straordinari sulla base della modifica del regolamento per un totale di 40 lavoratori. Nell’immediato è possibile un’ulteriore estensione del lavoro agile straordinario per altri 60 dipendenti.

Il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca definisce il lavoro agile o smart working come "una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. La definizione di smart working, contenuta nella legge n. 81/2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto come, ad esempio, pc portatili, tablet e smartphone. Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall'INAIL nella circolare n. 48/2017".