Sul tavolo della seconda edizione di 'Unity in diversity' c'è la cosiddetta 'resilienza' delle città davanti ai disastri e alle calamità naturali. Questione purtroppo all'ordine del giorno, con il terremoto che in questi giorni sta squassando il centro Italia e con il cinquantesimo anniversario dell'alluvione alle porte.
Proprio l'anniversario della calamità che devastò la città e le sue periferie il 4 novembre del 1966 è il tema portante della nuova edizione del summit. Cambiamento climatico, risorse energetiche, protezione del patrimonio culturale e naturale in pericolo saranno i temi affrontati dai sindaci con esperti e relatori internazionali di alto profilo.
“Per placare il nostro fabbisogno sempre in aumento di energia e risorse, assistiamo ad un incremento costante di disastri naturali – ha sottolineato l’assessore Nicoletta Mantovani – La resilienza delle città davanti a tali eventi, deve essere intesa come strategia necessaria e non solo come reazione in emergenza. È per questo importante che ci sia un’occasione di confronto fra le diverse città, dove i governi locali svolgono sempre più un ruolo predominante nella soluzione dei problemi. La seconda edizione di Unity in Diversity ha questo obiettivo, dare la possibilità a tutti i sindaci del mondo partecipanti l’evento di confrontarsi fra loro e con i massimi esperti scientifici internazionali.”
Due i giorni di lavoro durante i quali i sindaci potranno confrontarsi sulle politiche legate alla resilienza delle città di fronte alle catastrofi naturali, alle azioni rispetto al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile.
Tra gli eventi la consegna del Fiorino d'Oro a Jane Fortune, presidente e fondatrice della Advancing Women Artist Foundation che in questi anni tanto ha fatto per la conservazione e il restauro delle opere create dalle donne in città. La cerimonia si svolgerà mercoledì 2 novembre nel corso della sessione pomeridiana dei lavori nel Salone dei Cinquecento.
(mf)