Cronaca

Simula una rapina per nascondere un danno in casa

I militari durante il sopralluogo nell'abitazione hanno verificato che il sangue sparso nella stanza era in realtà vernice gettata grossolanamente

Alle 14.00 di domenica, i carabinieri di Rovezzano sono intervenuti presso un'abitazione di via Sonnino dove un filippino di 23anni aveva riferito che un soggetto travisato, dopo aver raggiunto il balcone della propria abitazione al quarto piano di una palazzina, aveva infranto il vetro della finestra, accedendo all’interno dell’appartamento. L'uomo, accortosi del proprietario, prima di darsi alla fuga dalla porta d’ingresso dell’abitazione, avrebbe impugnato un coltello e ferito il giovane ad un polso. 

I militari hanno effettuato un sopralluogo appurando che la versione dei fatti fornita dal denunciante era frutto di fantasia e che era stato lui stesso a danneggiare accidentalmente la porta-finestra del proprio balcone, inventandosi tutto per timore del risentimento che i suoi genitori avrebbero avuto a causa del danno provocato. In particolare, è stato rilevato che alcune tracce sul letto, che il giovane aveva riferito trattarsi di sangue dell'aggressore, erano in realtà gocce di pittura grossolanamente spalmate dallo stesso soggetto con un pennarello. Medicato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria Nuova, è stato dimesso con prognosi di giorni 7 per ferita da taglio al polso ed è stato denunciato a piede libero per l’ipotesi di reato di simulazione di reato.