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Sguardo dall'alto sulla salute della Cupola

Dopo il campanile le operazioni di monitoraggio sulla cattedrale sono scattate anche per il Cupolone. Issata fino alla lanterna la grande gru

Il colpo d'occhio per i tanti, soprattutto turisti, che stamattina provenivano dalla direzione della stazione di Santa Maria Novella era notevole: uno spicchio della cupola tagliata a metà dai palazzi di via Panzani e accanto la gru di 104 metri con i tecnici al lavoro per monitorare lo stato di salute del capolavoro di Brunelleschi. 

La settimana scorsa le operazioni erano iniziate dal campanile di Giotto. Dall'anno scorso è cambiata la tempistica di questo genere di interventi. Prima, infatti, erano eseguiti una volta all'anno, mentre adesso è a cadenza semestrale. La manutenzione è eseguita dall'Opera di Santa Maria del Fiore, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1296 e permette di verificare in dettaglio lo stato di conservazione delle facciate e individuare i possibili degradi, dovuti principalmente alle intemperie, e di programmare gli interventi di manutenzione e restauro.

Fin dalla edificazione dei monumenti di Piazza Duomo era usanza che gli operai dell’Opera verificassero lo stato delle superfici marmoree calandosi dall’alto in cordata, come dei veri e propri alpinisti. Questi operai, che possiamo vedere al lavoro nella “Bottega del restauro dell’Opera”, in via dello Studio, a due passi da Piazza Duomo, sono gli eredi diretti degli scalpellini rinascimentali che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.