Attualità

Radio Cora, la memoria dell'eccidio

Era l’emittente clandestina del Partito d’Azione fiorentino. Il 7 giugno 1944, i nazifascisti irruppero nella sede in piazza D'Azeglio

La commemorazione

Era l’emittente clandestina del Partito d’Azione fiorentino, attiva tra il 1943 e il 1944 e ospitata in un appartamento in piazza D’Azeglio a Firenze. E il 7 Giugno 1944 i nazifascisti irruppero nella sede di Radio Cora, soprendendo i partigiani Luigi Morandi, Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano e Franco Girardini. Poche ore dopo fu arrestata anche Gilda La Rocca. Italo Piccagli, sperando di scagionare gli altri, si consegnò spontaneamente.

Ebbene: Morandi morirà due giorni più per le ferite riportate durante lo scontro a fuoco al momento dell’arresto. Piccagli sarà trucidato il 12 Giugno nei boschi di Cercina insieme ad Anna Enriques Agnoletti, 4 paracadutisti alleati e a un ignoto partigiano cecoslovacco. Il corpo di Bocci, presumibilmente ucciso poco dopo l’arresto, non è mai stato ritrovato. Tutti gli altri furono torturati e inviati nei lager, con l’eccezione di La Rocca e Guaita che riuscirono a scappare prima dell’arrivo in Germania.

E oggi la memoria di quell'eccidio è stata rinnovata con momenti celebrativi a Firenze e a Sesto Fiorentino, alla presenza dei rappresentanti istituzionali e non dei due Comuni e del Comune di Prato. Il primo omaggio è stato reso alle 9,30 a Firenze, proprio in piazza Massimo D’Azeglio con la deposizione delle corone sul Monumento ai Caduti. Alle 11, a Cercina, si è svolta la celebrazione presso l’area monumentale del bosco.