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"Servono multe o rischiamo la movida d'asporto"

Dopo i festini serali i residenti non mollano e chiedono maggiori controlli nonostante lo stato emergenziale che dovrebbe limitare gli avventori

Da Santo Spirito a Sant'Ambrogio, le zone note per la movida, i residenti restano in guardia perché nonostante le restrizioni imposte in fascia arancione sono venuti meno il contingentamento e la chiusura delle "aree di massimo rispetto" durati solo poche settimane. "Vediamo i vigili in strada ma mancano le multe" è quanto esclamano i residenti.

"Se davanti al coprifuoco dei locali abbiamo visto la gente radunarsi in piazza alle 18 ci aspettiamo di vedere adesso la movida da asporto con i bicchieri dell'aperitivo che circoleranno perché il divieto di consumazione all'esterno dei locali non si capisce a quanta distanza faccia riferimento" ad intervenire è stata ancora una volta Camilla Speranza, portavoce dei residenti di Santo Spirito. 

Gli abitanti dell'Oltrarno sono tornati a chiedere "l'inibizione della scalinata e del sagrato di Santo Spirito" e restano di vedetta dopo le ultime segnalazioni che hanno contato oltre 100 persone sorprese ad usare la basilica come un vespasiano nel giro di poche ore nelle sere di coprifuoco.

Una rappresentanza di residenti di Sant'Ambrogio con il Comitato Ma noi quando si dorme e di Santo Spirito si sono confrontati in diretta con l'assessore Federico Gianassi intervenuto a Monitor su Italia 7 "I controlli sulle attività ci sono stati e proseguono, ho visto personalmente i verbali della municipale - ha sottolineato l'assessore allo Sviluppo Economico - ma non pensiamo che si possa mettere un agente in ogni strada o davanti ad ogni civico. C'è un problema di responsabilità collettiva se non si è capita la gravità del problema. Con il coprifuoco alle 18 è stata concessa una mezz'ora per completare le consumazioni se adesso non si rispetteranno le nuove disposizioni i locali verranno sanzionati".