Attualità

"Servono docenti per aprire le scuole a settembre"

Il Comitato Priorità alla Scuola ha manifestato contro le linee guida ministeriali che presenterebbero un problema di organico per essere rispettate

La ripartenza della scuola a settembre resta un rebus secondo insegnanti e genitori che sono scesi nuovamente in piazza contro le linee guida decise da Roma ma che non sarebbero supportate da un organico adeguato. Il movimento formato da genitori e insegnanti Priorità alla Scuola è tornato a mobilitarsi dopo gli appuntamenti del 23 maggio e del 25 giugno ed il 13 luglio è sceso in piazza davanti alle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio, Umbria, Veneto, Marche, Puglia e Sicilia.

In piazza Duomo a Firenze, davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sono tornati a chiedere il perché dell'accettazione delle linee guida del Ministero dell’Istruzione per la riapertura della scuola a settembre. Secondo i manifestanti il rientro sarebbe difficile perché per rispettare le condizioni imposte occorrerebbero circa 120mila docenti in più per la didattica in presenza rispetto agli annunciati 50mila docenti e personale Ata precario, limitatamente alla Toscana si tratterebbe di coprire oltre 100 posti.

Alla Regione Toscana è stata consegnata una lettera ricevuta dall'assessora Cristina Grieco che ha accolto le lamentele ma ha rimandato le rimostranze a Roma da dove devono partire le direttive e arrivare le risposte alle necessità espresse dai precari.