Attualità

Se le biciclette sul tram non sono più gradite

La pandemia ha cambiato la percezione degli spazi pubblici? Ha fatto discutere un post sui social fiorentini che ritrae una bici a bordo del tram

Più attenta agli spazi condivisi e meno tollerante, così appare la comunità fiorentina post pandemia che è arrivata a dibattere sui social per l'immagine di una bicicletta a bordo di un tram. I posti disponibili a bordo dei mezzi pubblici in tempo di Covid hanno acceso un lungo dibattito che si trascina ancora oggi con la capienza riportata all'80 per cento.

"Le biciclette stanno ovunque, nel mezzo, tra i piedi ad occupare posto. Usatela per pedalare la bicicletta non per farle fare giratine in tranvia" tanto è bastato a scatenare la discussione tra ciclisti e pedoni.

Il tema è di attualità in estate quando le temperature risultano proibitive ed ottenere "uno strappo" può fare la differenza anche per un amante delle due ruote.

Il post pubblicato sul Comitato Cittadini per Firenze ha solleticato l'opinione pubblica che si è espressa a favore e contro la presenza delle due ruote a bordo del tram "Si chiama intermodalità" ha ribadito chi sostiene lo scambio tra ferro e gomma, "Menefreghismo, ignoranza e maleducazione" sono i termini usati mentre c'è chi fa riferimento alla necessità del biglietto per il posto occupato dalla bicicletta.

Ma cosa prevede il regolamento?

"Il trasporto delle biciclette è consentito solo nei tram in cui è segnalato l'accesso e solo in determinati orari. Ogni passeggero può portare una sola bicicletta, questa non deve essere lunga più di 180 centimetri ed è obbligatorio sistemarla e fissarla all'intero di spazi delimitati nel vagone di coda. E' possibile trasportare la bicicletta nei giorni feriali e il sabato in determinate fasce orarie: dalle 5 alle 7; dalle 10 alle 17; dalle 20 alle 00.30. La domenica e festivi è invece possibile trasportarla tutto il giorno. In caso di affluenza di passeggeri o altri giustificati motivi può essere limitato l'accesso" queste le regole di Gest.