Presidio della Rsu del Comune di Firenze in piazza Signoria contro la riduzione del servizio e la chiusura di 4 sezioni Pio Fedi, Vittorio Veneto, Capponi e Lavagnini per l’anno scolastico 2023/24, con la conseguente perdita di almeno 8 posti di lavoro e le incertezze su ricollocamenti e trasferimenti.
Il presidio è contro la riorganizzazione del servizio che "aumenta il carico di lavoro per le insegnanti e peggiora le condizioni di lavoro degli operatori con il rischio di sezioni con troppi bambini nelle scuole".
Le richieste "Risolvere le tante problematiche sollevate dalla Rsu come ad esempio l'organizzazione e la formazione degli insegnanti di sostegno, le risorse educative peri bisogni speciali, i trasferimenti del personale, superare l'appalto del servizio attraverso la reinternalizzazione, riconoscendo il servizio prestato ai fini del concorso per gli insegnanti di cooperativa e prevedendo nel frattempo migliori condizioni retributive, rivedere la proposta di organizzazione di tutti i servizi all'infanzia nell'ottica di una integrazione dei servizi 0-6.
Fp Cgil "La scelta dell’amministrazione comunale rischia di aumentare notevolmente nei plessi interessati il numero dei bambini per sezione, non possiamo condividerla. Per questo saremo lunedì in piazza con la Rsu del Comune anche per rappresentare le altre problematiche da tempo chiediamo di risolvere. Infatti ci chiediamo: dove sta andando la scuola comunale? La nostra idea di scuola dell’Infanzia la vuole pronta ad innovarsi e migliorarsi, partendo dalla reinternalizzazione del servizio che si può fare: con il nuovo concorso per l’assunzione dei docenti e l’uscita del prossimo appalto di gara, l’Amministrazione Comunale può avviare un percorso per la gestione delle scuole con solo personale comunale, salvaguardando il personale impiegato nell’appalto (assunzioni dal concorso, progressiva riduzione dell’appalto)".
“Abbiamo già portato in aula il tema del taglio delle sezioni nelle scuole comunali di Firenze. L'Assessora – ricordano i consiglieri di sinistra Progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – ci ha detto che non vede rischi per i livelli occupazionali e la qualità del servizio. Lavoratrici, lavoratori e nuclei familiari dell’utenza continuano ad avere forti dubbi, come attesta la mobilitazione annunciata per lunedì di fronte a Palazzo Vecchio, dove convergeranno Priorità alla scuola e organizzazioni sindacali. Torneremo in aula con un question time, perché se il tema è il calo di natalità, occorre anche riconoscere le esigenze di chi chiede di poter iscrivere le figlie e i figli a settembre, o comunque durante l’anno scolastico. Non solo: in prospettiva – concludono Palagi e Bundu – si annunciano nuovi possibili tagli. Che fine hanno fatto le promesse del sistema politico e istituzionale, sul rivedere il rapporto tra spazi scolastici e personale dipendente, rispetto all'utenza?”.