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Scuole d'infanzia in appalto, è di nuovo scontro

Secondo il comitato "L'infanzia non si appalta" calate le iscrizioni dove operano le cooperative esterne. La replica: "Facciano proposte, non bizze"

Un calo da 953 a 798 in un anno delle domande di iscrizione dei bimbi dai 3 ai 6 anni per le scuole comunali. E' quanto denuncia in una lettera il comitato "L'infanzia non si appalta", che da mesi si batte contro la decisione del Comune di Firenze di affidare a cooperative esterne il servizio pomeridiano di alcune sezioni delle scuole d'infanzia. 

Una sperimentazione che per il Comitato è una "privatizzazione di fatto" decisa dal Comune per risparmiare sui costi dei contratti e qualità del servizio a scapito di bambini a famiglie: "Il calo del 30% delle iscrizioni - denunciano i firmatari della lettera - dimostra come il Comune rischi di trasformare le materne comunali in istituti di serie B". 

Immediata la replica della vicesindaco con delega all'istruzione, Cristina Giachi, che contesta i numeri forniti: "Il dato è omogeneo in tutte le scuole e ed è lo stesso degli altri anni", dichiara, e poi lancia una stoccata al Comitato: "Le scuole dove si è segnata una maggiore flessione sono quelle in cui la polemica è stata più forte" attacca: "Da questi comitati soltanto "no"bizzosi, e mai nessuna contro-proposta concreta".