Cronaca

Scoperta la casa dei cellulari rubati alle Cascine

Sarebbe la rimessa della refurtiva collegata a una serie di furti messi a segno, nell’ultimo mese, soprattutto nella zona tra Porta al Prato e Cascine

Una sorta di rimessa di cellulari e apparecchiature elettroniche di provenienza furtiva, è l'ipotesi investigativa formulata dagli inquirenti dopo una scoperta fatta nella zona di Gavinana, a Firenze. La squadra mobile da settimane era a lavoro per individuare possibili punti di stoccaggio dei bottini di una serie di furti messi a segno, nell’ultimo mese, soprattutto nella zona tra Porta al Prato e le Cascine.

Diversamente da quanto avvenuto in circostanze passate, per le quali la refurtiva sembrava per lo più gravitare intorno al più grande parco fiorentino, in molti di questi ultimi casi le vittime erano invece riuscite a localizzare per l’ultima volta i propri cellulari rubati nella vasta area di Firenze Sud.

Un giovane era stato derubato giovedì sera di un borsone da palestra, portato via dalla sua auto lasciata parcheggiata in piazza Vittorio Veneto. Insieme ai suoi effetti personali erano sparite anche un paio di AirPod che successivamente sarebbero state geolocalizzate proprio nell’area intorno a piazza Gavinana.

I falchi hanno rapidamente identificato e denunciato un 24enne originario dell’Est Europa che gli investigatori ritengono l’autore materiale del furto. Le indagini hanno poi portato a focalizzare l’attenzione su un appartamento.

Venerdì pomeriggio è scattato il blitzproprio in quella abitazione a Gavinana. L’inquilino, un cittadino senegalese di 56 anni, già noto, ad un’esplicita richiesta degli agenti, ha subito consegnato le AirPod rubate giovedì sera alle Cascine.

I successivi e approfonditi controlli tra quelle mura, hanno portato a rinvenire sotto al letto due pacchetti di gomme da masticare pieni di droghe sintetiche: in una c’erano 99 dosi di crack, nell’altra 5 involucri di ecstasy.

Nel cassetto del comodino è stato invece rinvenuto oltre un migliaio di euro in contanti, denaro sequestrato poiché verosimilmente ritenuto provento di spaccio.

L’uomo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel resto della casa la Squadra Mobile ha poi finito per scoprire anche tutt’altro, ovvero una serie di apparecchiature elettroniche, 6 delle quali già risultate rubate nei giorni precedenti.

Nella lunga lista sono presenti ben 31 smartphone di varie marche e modelli, alcuni curiosamente avvolti nella carta stagnola, 2 tablet, 5 notebook e altre 5 cuffie AirPods.

Per il 56enne è ovviamente scattata anche una denuncia per ricettazione, mentre la Polizia di Stato, che ad oggi ha già restituito i 6 device alle vittime dei furti, è ora impegnata a rintracciare i legittimi proprietari degli altri oggetti sequestrati nel corso dell’operazione.