Attualità

Scontro sul taser dopo l'aggressione alle Cascine

Il ferimento di tre agenti della polizia municipale ha riportato l'attenzione sugli strumenti in dotazione alle forze dell'ordine, come il taser

La municipale fiorentina non ha il taser in dotazione, per scelta dell'amministrazione, ma dopo l'aggressione subita da tre agenti alle Cascine l'opposizioni di destra è tornata alla carica. L'episodio accaduto nel parco cittadino nel pomeriggio di ieri (vedere articoli collegati) ha riacceso il dibattito sull'uso del taser, l'arma che spara dardi elettrificati in grado di immobilizzare fisicamente la persona colpita.

"Alla Lega che si ostina a proporre l’uso del taser come panacea di ogni male rinnoviamo la contrarietà che abbiamo già espresso in Consiglio comunale, ritenendo prioritarie altre azioni per la sicurezza in città, presidi, videosorveglianza, prevenzione, controllo di vicinato, tutti progetti ben intrapresi da questa amministrazione e che sosteniamo” è quanto dichiarato dai consiglieri Nicola Armentano e Mimma Dardano a nome dell'amministrazione.

“Sono furioso per quanto accaduto - aveva detto il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio, Federico Bussolin - oltre alla massima solidarietà per i coinvolti, rinnovo la nostra proposta ormai imperativa e obbligatoria: dotare la polizia municipale del Taser. E’ assurdo esporre i nostri agenti a rischi personali e fisici senza la possibilità di difendersi. Infine l’Amministrazione deve istituire il presidio fisso richiesto, quanto accaduto non si può e non si deve ripetere. Si ridia dignità alla polizia, municipale e non, ripulendo la città dai balordi”. Si tratta di una dotazione auspicata dal centrodestra fin dall'inserimento nel decreto sicurezza dell'ex ministro dell'interno, Matteo Salvini.

Si sono invece sempre espressi contrariamente all'adozione del dispositivo i consiglieri dell'opposizione della sinistra fiorentina.