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Sconto Imu per affitto ridotto ma solo a residenti

Palazzo Vecchio ha approvato l’agevolazione che prevede la riduzione dall’1,06 per cento allo 0,46 per cento fornendo tutte le condizioni necessarie

Riduzione sull’Imu dall’1,06 per cento allo 0,46 per cento per i proprietari di immobili adibiti a civile abitazione affittati con canone concordato, che applichino un affitto inferiore di almeno il 10 per cento rispetto al canone massimo previsto dagli accordi territoriali. Con l'atto, che dovrà essere sottoposto al consiglio comunale, Palazzo Vecchio ha previsto per ogni immobile adibito a civile abitazione interamente affittato ad un privato che acquisisca la residenza anagrafica nell’immobile con un unico contratto a canone concordato in base agli accordi territoriali attualmente vigenti che, in caso venga applicato un affitto inferiore di almeno il 10 per cento rispetto al canone massimo previsto dai vigenti accordi territoriali, sia applicata una aliquota agevolata dello 0,46 anziché l'aliquota ordinaria dell'1,06.

L'accordo aveva previsto che nel corso del 2020 le Associazioni firmatarie effettuassero un monitoraggio dei contratti stipulati ai sensi dell’art. 2 c.3 della L. 431/98 aventi canone di locazione inferiore almeno del 10% rispetto al valore massimo della fascia di riferimento - come individuata dall’Accordo territoriale - sulla base dei cui risultati il Comune di Firenze avrebbe valutato la possibilità di adottare, dall’anno d’imposta 2020, una specifica aliquota agevolata, compatibilmente con le proprie esigenze di bilancio. 

Con il provvedimento il Comune si è subito impegnato a riconoscere la suddetta agevolazione anche ai locatori che concordano la riduzione del canone di locazione dei contratti già in essere ad un importo inferiore del 10% rispetto al canone massimo calcolato secondo quanto previsto nell’Accordo territoriale di cui in premessa, risolvendo un contratto a canone libero, transitorio o locazione breve in essere.