Attualità

Scompenso cardiaco, l'intervento è una rivoluzione

Prima operazione di angioplastica complessa con supporto alla circolazione eseguita con successo al Santa Maria Annunziata su un paziente di 83 anni

Nuovo successo inanellato dall'equipe multidisciplinare di cardiologi, chirurghi vascolari, anestesisti, infermieri e tecnici di radiologia che ha soccorso all'ospedale fiorentino di Santa Maria Annunziata un paziente di 83 anni arrivato con uno scompenso cardiaco acuto in pronto soccorso. La tecnica adottata ha evitato all'uomo l'intervento chirurgico al cuore. 

Si è trattato, nello specifico, del primo intervento di angioplastica complessa con un sistema di supporto alla circolazione ed è stato eseguito nella sala di emodinamica dell'ospedale. Nell'operazione è stata utilizzata una piccola pompa in grado di aspirare quattro litri di sangue al minuto dal ventricolo del cuore e poi trasferirlo nell’aorta. Il sistema meccanico si chiama “Impella”.

Tania Chechi, direttore della struttura operativa complessa di cardiologia Firenze II dell'Ausl Toscana Centro ha commentato così l'intervento: "La complessità della procedura mette a rischio questo genere di pazienti per i quali, eventi possibili intraprocedurali come abbassamenti di pressione, aritmie complesse o complicanze possono avere conseguenze fatali. I sistemi di assistenza meccanica, come quello usato, permettono di “mettere a riposo” il ventricolo sinistro e mantengono una circolazione sufficiente ed una ossigenazione di organi e tessuti anche nel caso di complicanze o insufficienza acuta del cuore.”

Nell'ospedale fiorentino sono due le sale di emodinamica operative 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana.