Lavoro

Sciopero Tpl e presidi per rinnovare il contratto

Gli autoferrotranvieri hanno incrociato le braccia ed hanno organizzato due presidi di protesta per il rinnovo del contratto scaduto da 3 anni

Sciopero nazionale di 24 ore e presidi oggi da parte degli autoferrotranvieri a Firenze per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori scaduto da tre anni.

Le trattative per il rinnovo sono interrotte e le procedure di raffreddamento hanno dato esito negativo per questo le sigle sindacali hanno indetto una terza giornata di sciopero nazionale proclamato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e dalla Faisa Cisal.

Un presidio si è tenuto in Piazza Stazione, lato scalette e un secondo presidio in via Paisiello, presso la sede Cispel Toscana.

"Il nostro contratto è scaduto da più di tre anni, decisamente troppo per un settore strategico per la mobilità delle persone, per la tutela ambientale e per lo sviluppo del territorio. Un settore che non si è mai fermato nemmeno durante la fase più dura dell'emergenza sanitaria e che ha un estremo bisogno del suo rilancio, proprio partendo da un nuovo CCNL, che serva da sostegno alla ripartenza di tutto il Paese. Non è possibile per i Lavoratori aspettare ancora" è quanto ha dichiarato Gianluca Mannucci della Fit Cisl Toscana.

Massimo Milli della Faisa Cisal ha aggiunto "Le associazioni datoriali hanno richiesto e ricevuto quasi tutti i ristori previsti per i mancati introiti, per questo motivo appare inspiegabile il fatto che non si arrivi ad un rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 3 anni. Occorre sanare subito l'ultimo triennio, quantificare e monetizzare le annate dal 2018 al 2020. Un istante dopo serve sedersi ad un tavolo per tutelare i 112.000 tranvieri italiani perché il loro diritto ad un contratto dignitoso equivale a dare anche una garanzia al servizio e al diritto di spostamento di tutti i cittadini sul territorio nazionale". 

"Ancora una volta ci troviamo di fronte a un rifiuto di associazioni di discutere il contratto scaduto - ha detto David Zullo della segreteria della Uiltrasporti Toscana - Nonostante i 2,1 miliardi stanziati dal governo dal 2020 a oggi per il tpl, ci troviamo costretti a scioperare per i rivendicare i nostri diritti. Non comprendiamo le resistenze delle associazioni datoriali. Un atteggiamento che penalizza lavoratrici e lavoratori che non si sono mai fermati da inizio della pandemia pur consapevoli le difficoltà. Siamo qua oggi per dare voce a un settore che non si è mai fermato".