Lavoro

Sciopero dei taxi contro il caos delle tariffe

I tassisti hanno incrociato le braccia e si sono fermati per chiedere al governo una modifica del decreto concorrenza e scongiurare la privatizzazione

Alta adesione per lo sciopero dei tassisti contro il decreto concorrenza che ha visto nel capoluogo toscano percentuali superiori al 90%.

Il comparto ha scioperato contro il rischio della privatizzazione del servizio per scongiurare il sopraggiungere delle multinazionali all'interno delle quali i tassisti si sentirebbero ristretti fino al punto da paragonarsi ai ciclofattorini delle grandi piattaforme di delivery.

Punto fondamentale della discussione sono state però le tariffe che rischierebbero di subire delle forti differenze rispetto ai prezzi attuali, in alcuni casi calmierati amministrativamente, come avviene per gli spostamenti verso ospedali, stazioni ed aeroporti.

Su questo punto si è scatenato un acceso dibattito sui social alimentato dai consumatori che vedono nella concorrenza la possibilità di abbassare i prezzi mentre i tassisti hanno portato degli esempi di aumenti oltre al rischio che talune corse, venendo meno l'aspetto del servizio pubblico, potrebbero essere rifiutate dalle piattaforme perché poco convenienti.

Nella serata di mercoledì si sono svolte assemblee dei tassisti per decidere se proseguire o meno il fermo delle vetture, mantenendo attivo solo il trasporto per anziani e disabili.