Attualità

Sciopero "Adesione totale, ora serve una svolta"

Gli autisti di Ataf e Gest hanno incassato l'alta adesione e ora chiedono di mettere mano al rapporto di lavoro seguendo le priorità dettate

Firenze ha registrato una grande adesione allo sciopero nazionale del trasporto pubblico, indetto per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da tre anni. L'adesione ha superato il 90 per cento.

Il tram è rimasto fermo tra le 10 e le 14, gli autobus dalle 18 alle 22 con pochissime eccezioni.

Uno sciopero nazionale che nel capoluogo toscano è stato però l'occasione per per denunciare alcune criticità, come ha sottolineato il referente Faisa Cisal, Massimo Milli che ha trascorso la giornata a monitorare sul campo l'adesione dei colleghi di Gest ed Ataf.

"Una adesione praticamente totale - ha sottolineato Milli - a sottolineare quanto sia sentita la necessità di mettersi al tavolo a discutere del trattamento di lavoro che non si compone della semplice parte lavorativa. Siamo stati sempre in prima linea fin dal lockdown di Marzo 2020. Abbiamo chiesto delle misure di sicurezza che sono state attivate, ricordo la chiusura delle porte anteriori, i gel a bordo, i bagni chimici in assenza dei bar, la navetta per spostarsi presso i capolinea. Ma quanto accaduto avrebbe dovuto portare a scelte logiche senza bisogno di un intervento sindacale. Ricordo ad esempio la nostra richiesta di steward alle fermate che si è poi concretizzata a molti mesi di distanza. Adesso è tempo di rivedere il piano di servizio perché gli autisti meritano un trattamento adeguato al loro impegno, sia in termini di turni di lavoro che di stipendio ed anche di funzionalità operativa. Non è ad esempio possibile, da ultimo, non avere in dotazione zone di cambio turno a misura d'uomo nelle quali evitare di soffrire il freddo d'inverno ed il caldo d'estate o peggio attendere sotto la pioggia di iniziare il turno di guida".