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"Sanzionare chi si rifiuta di ridurre l'affitto"

Lo hanno chiesto Cgil e Filcams Cgil Firenze per quei proprietari che rifiutano la rinegoziazione fino al 50 per cento dei canoni di affitto

Il Comune di Firenze si è fatto promotore di una richiesta per introdurre una norma nazionale sulla riduzione dei canoni di affitto delle attività commerciali, Cgil e Filcams Cgil di Firenze hanno plaudito alla proposta ma hanno chiesto di introdurre un sistema sanzionatorio per i proprietari.

Il sindacato pensa ad "imposte e tributi anche di tipo straordinario per i proprietari che non addivenissero alla riduzione".

Gianluca Lacoppola della Cgil Firenze e Maurizio Magi di Filcams Cgil Firenze hanno spiegato "E' certamente apprezzabile il tentativo di assumere finalmente una qualche iniziativa di contrasto alla rendita in città che noi da sempre denunciamo. Si tratta tuttavia di un tentativo che non ci convince appieno perché in tema di rinegoziazioni dei canoni di affitto commerciali non abbiamo bisogno di sole forme di incentivazione, ma anche di elementi sanzionatori. Questa proposta la riterremmo più equilibrata se, nello schema solo premiante della cedolare secca del 10 per cento nei casi di riduzione del 50 per cento del canone di affitto, si aggiungessero importanti imposte e tributi anche di tipo straordinario per i proprietari che non addivenissero alla riduzione. Elementi sanzionatori che, peraltro, sarebbe necessario fossero già esercitati anche dagli stessi Comuni nelle politiche urbanistiche di destinazione d'uso delle proprietà immobiliari".