Attualità

San Marco diventa simbolo della sfida anti Covid

La denuncia di una storica attività di caffetteria all'ombra del David di Michelangelo ha suonato la sveglia per le contromisure alla crisi

Da "salotto" culturale della città d'arte a "squallida periferia". All'ombra del David di Michelangelo c'è una piazza che è balzata al centro dell'attenzione. Come si esce dalla crisi economica provocata dal Covid-19?

Dopo l'annunciata chiusura di una storica attività di caffetteria (vedere articoli collegati) a causa del mancato passaggio di turisti tra i grandi musei che custodiscono opere del Beato Angelico e di Michelangelo, piazza San Marco è diventata un simbolo di rinascita. Il sindaco di Firenze ha affidato ad alcuni assessori il compito di studiare un piano ed attuare le contromisure. Serve un piano a breve termine perché il tram, destinato a stravolgere gli assetti della zona, impiegherà mesi per farsi strada da piazza della Libertà a Via Cavour.

I primi lavori a partire, su un selciato già rimosso e ricomposto negli ultimi anni, sono stati gli allacci dell'impianto idrico per innaffiare le aiuole della piazza. "Nei prossimi giorni, con i tecnici e l’assessore Federico Gianassi ritorneremo, per valutare le modalità di realizzazione degli arredi urbani su via Cavour e le altre iniziative di animazione territoriale per la strada" ha annunciato l'assessore Alessia Bettini.

L'ipotesi di una pedonalizzazione sarebbe presto tramontata, San Marco è uno snodo nevralgico del trasporto urbano e del traffico privato, soprattutto a seguito della pedonalizzazione del Duomo. Quello che manca è il passaggio dei turisti, la frequentazione dei locali, molti dei quali già chiusi.

Serve un catalizzatore, una inversione dei flussi, ad oggi ridotti persino davanti alla Galleria dell'Accademia. 

In ballo ci sono fiere e mercati rionali, sull'esempio della vicina Fiera antiquaria di piazza Indipendenza con annesso mercato agricolo contadino, la Fierucola di Santissima Annunziata o il mercato Vintage mensile di piazza della Libertà che potrebbero traslocare davanti alla facciata di San Marco.

Intanto ci sono attività note che sondano il terreno e già guardano a San Marco come una piazza sulla quale investire per nuove aperture.