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Rogo nel capannone, l'ultimo saluto a Alì Muse

Parenti e amici del 44enne somali morto nel rogo del capannone all'Osmannoro hanno partecipato al funerale al cimitero di Trespiano

Sono arrivati con un un pullman noleggiato da Osman Gaal, il rappresentante della comunità somala a Firenze. Una breve cerimonia, poi la tumulazione alla presenza, tra gli altri, dell'imam di Firenze e presidente Ucoii, Izzedin Elzir. Proprio Elzir ha ricordato come Muse abbia "sacrificato la vita per la sua famiglia", quando ha deciso di rientrare nel capannone ormai invaso dalle fiamme per prendere i documenti che gli servivano per il ricongiungimento con la sua famiglia. Alì, ha detto Elzir, è uno "shaheed", cioè un martire. 

Alla cerimonia hanno preso parte anche l'imam della comunità somala e il fratello dell'uomo, oltre a un rappresentante dell'ambasciata somala in Italia, che poi ha chiamato per un saluto anche il rappresentante del Movimento di lotta per la casa di Firenze Lorenzo Bargellini, che ormai da anni aiuta la comunità anche nel trovare stabili da occupare per consentire loro di vivere tutti insieme. Lo stesso Bargellini ha poi detto: "Continueremo a lottare per la dignità e la qualità della vita di queste persone". 

I saluti sono stati portati anche dagli assessori dei Comuni di Firenze e Sesto, Sara Funaro e Donatella Golini.