Attualità

Rogo Coop, mistero sull'uso della fiamma ossidrica

Durante le indagini sono emersi elementi contrastanti riguardo l'uso di alcune bombole e le relative attrezzature necessarie ai lavori sulla copertura

Un sopralluogo degli inquirenti avrebbe fatto emergere la presenza di alcune bombole e di altre attrezzature per la fiamma ossidrica come cannelli sul luogo dell'incendio scoppiato sul tetto della Coop di Ponte a Greve durante alcuni lavori sulla copertura. 

Si apre quindi un giallo: i testimoni già ascoltati dagli inquirenti avrebbero rilasciato versioni contrastanti sulle attrezzature utilizzate durante i lavori: un testimone avrebbe confermato l'uso della fiamma ossidrica, gli altri no.

Il magistrato incaricato del caso avrebbe intenzione di nominare alcuni consulenti tecnici per fare luce sulle origini del rogo e sulla dinamica che ha provocato ingenti danni alla struttura e la chiusura del centro commerciale.