Attualità

Rivolta anti chiusura di estetisti e parrucchieri

Non riapriranno fino al 1 giungo ed è allarme per il settore benessere: a rischio 2.500 imprese nell’area fiorentina. "Siamo pronti alla protesta"

"Non possiamo aspettare il 1° giugno, così ci ammazzate". Questo il grido d'allarme che arriva dal comparto del benessere, estetisti, parrucchieri, acconciatori ma anche tatuatori, che dalla chiusura stanno vivendo una situazione drammatica con perdite da 21 milioni di euro. Tra i problemi c'è anche quello dell'abusivismo con estetiste e parrucchiere a domicilio, in barba ai provvedimenti anti-Covid.

Un settore che aspettava la riapertura con la tanto attesa Fase 2, ma così non è stato. C'è tanta rabbia ora nella categoria dopo l'annuncio del presidente Conte della chiusura prolungata di almeno un mese delle loro attività .

“La situazione è drammatica. Siamo pronti a manifestare nonostante le restrizioni - commenta Claudio Barbetti, presidente Benessere Confartigianato Firenze - L’intero comparto è già in estrema difficoltà".

Nell’area fiorentina sono 2.500 le imprese del settore benessere, quindi acconciatura, estetica, tatuaggi e piercing, per un totale di 8mila addetti. In tre mesi, marzo aprile e maggio, si stima una perdita economica di 21 milioni di euro, pari a quasi il 20% del fatturato annuo, senza contare le ripercussioni sull’occupazione.

Siamo l’unico settore che garantiva la sanificazione e l’uso dei dispositivi di protezione già prima dell’emergenza covid-19. Figuriamoci ora - racconta Marzia Mancini - Sterilizziamo tutto e usiamo le protezioni non certo da ora, siamo attrezzati per ripartire molto più di altri settori che hanno ripreso l’attività”.

Anche per quanto riguarda il mondo del tatuaggio il problema sta diventando sempre più stringente: “Lavoriamo sempre rispettando le norme igienico-sanitarie per evitare la trasmissione di malattie, non vedo perché proprio noi dobbiamo essere penalizzati. Io e i miei collaboratori siamo a casa e non tutti abbiamo ricevuto i 600 euro”, ha raccontato Niccolò Cavicchi.

Anche la Cna di Firenze parla di un colpo durissimo a tutto il settore: "Essere considerati la categoria più rischiosa di tutte è fuori luogo: tutti i centri estetici e tutti i coiffeur, già in condizioni di normalità, rispettano norme rigorose in materia di prevenzione della salute pubblica", ha sottolineato Daniela Vallarano, presidente di Cna Firenze Estetica.

"La richiesta dei parrucchieri e degli estetisti di Cna è quello di una riapertura in maggio: ''venite a controllare che tutte le norme siano rispettate, a tutte le ore, più volte al giorno, ma fateci aprire'' conclude Vallarano.