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Ristorazione al via ma adesso manca il personale

Mancano cuochi, camerieri e baristi, è l'allarme di Confesercenti. I sindacati hanno risposto che le offerte di lavoro non sono appetibili

Secondo gli esercenti sarebbe impossibile trovare personale per la stagione estiva e il dito è puntato sui giovani ma il sindacato la pensa diversamente ed ha risposto per le rime attaccando le offerte di lavoro che non sarebbero appetibili.

Dopo mesi di sosta e proteste infinite la ristorazione ha riaperto i battenti, gli spazi esterni previsti per legge sono stati richiesti alle pubbliche amministrazioni e sono stati organizzati tavolini, sedie ed ombrelloni. Tutto è pronto per accogliere nuovamente i clienti ma adesso manca il personale.

Santino Cannamela, presidente della Confesercenti fiorentina, ha lanciato un allarme segnalando la difficoltà riscontrata da alcuni bar e ristoranti di trovare personale per la riapertura dei locali che si apprestano ad organizzare il servizio per la stagione estiva, nella quale è previsto un ritorno dei visitatori. "Mancano chef, cuochi, lavapiatti, baristi, addetti alle pulizie..." ha detto Cannamela rimproverando soprattutto i giovani che non avrebbero risposto alla chiamata delle aziende che hanno riaperto dopo la lunga pausa per Covid.

A Maurizio Magi dela Filcams Cgil Firenze non è piaciuto l'appello lanciato da Confesercenti “Le aziende dovrebbero semplicemente domandarsi il perché. Forse perché le loro proposte di lavoro non sono sufficientemente appetibili? Serve un nuovo modello di sviluppo basato sulla qualità del lavoro

Magi ha aggiunto "Troppo facile scaricare sul lavoro le contraddizioni di un sistema che il lavoro lo ha sempre relegato ai margini condannandolo alle condizioni di precarietà economica e di diritti, talvolta di vera e propria irregolarità. Il tema non è contrapporre i sistemi di sussidi e sostegno al reddito ad un lavoro qualunque esso sia, quanto invece di cominciare a superare il lavoro povero senza diritti e promuovere politiche per un cambio di modello di sviluppo. Del resto sul tema lavoro in certi settori, come quello del turismo e dei pubblici esercizi, vi è una vera e propria sottovalutazione del fenomeno".