Attualità

Ristoranti vuoti e mense piene "Siamo arrabbiati"

Il presidente di Confcommercio punta il dito su una contraddizione che vede le mense frequentate a dispetto dei ristoranti obbligati all'asporto

Locali convenzionati per il servizio mensa con i tavolini pieni e ristoranti obbligati all'asporto di cibi e bevande, una contraddizione creata dalla normativa in vigore per limitare il contagio da Covid 19 ha provocato una dura reazione da parte del presidente della Confcommercio della provincia di Firenze.

Aldo Cursano ha puntato il dito sulla questione dei locali di somministrazione convenzionati come mense che possono effettuare il servizio ai tavoli a differenza dei ristoranti per i quali il servizio al tavolo è vietato pena una multa da 400 a 3.000 euro e la chiusura del locale.

"Ci sono contraddizioni che in questi momenti fanno davvero arrabbiare - ha detto Cursano - e non nei confronti di chi esercita nel rispetto delle deroghe consentite dai Dcpm. Un ristorante che ha una convenzione come mensa può tranquillamente somministrare pasti e tutti noi altri ristoratori e bar che svolgiamo la stessa funzione al servizio del pubblico pur rispettando i rigidi protocolli di sicurezza non possiamo".

"Giustamente il virus è pilotato e sa dove andare - è l'amara ironia di Cursano - Due pesi e due misure! Figli e figliastri questo è quello che non è accettabile da questi Dcpm dove i sacrifici ed il peso della pandemia è spostato su una sola parte della società".