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Firenze riscopre i Garibaldini sepolti a Trespiano

Un progetto culturale di memoria e riscoperta storica prende il via dal restauro del sacrario ospitato nel cimitero monumentale di Trespiano

Una delibera approvata dalla giunta comunale approva il restauro del Cimitero di Trespiano nell'area che ospita le spoglie dei Garibaldini, il progetto fa parte di un piano di riscoperta storica che intende offrire alle nuove generazioni informazioni sul periodo a cavallo tra '800 e '900.

Il sacrario di Trespiano esiste fin dai primi anni trenta del novecento e vi sono sepolti 116 garibaldini, compresa Antonia Masanello, una donna che ebbe parte attiva sui campi di battaglia del 1860 agli ordini di Garibaldi. E' presente il primo monumento, eretto nel 1946, dedicato alla Divisione Italiana Partigiana Garibaldi, la formazione anti nazi-fascista che si costituì nel Dicembre 1943 in Montenegro dalla volontaria adesione dei militari del Regio Esercito che si trovavano su quel fronte all'armistizio dell'8 Settembre. L'area si trova a valle della Cripta per le salme dei Caduti della prima Guerra Mondiale.

Il progetto è stato proposto al Comune dall'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e prevede il recupero e la valorizzazione dell'area a spese della stessa Associazione per quasi 18.000 euro. Gli interventi interesseranno il Monumento ai Garibaldini caduti in Balcania con un restauro degli elementi lapidei e consolidamento della scalea attorno alla stele. Previsto anche il restauro del cippo con lapidi in marmo.

Il progetto approvato e finanziato dal Ministero della Difesa, prevede che si completi la valorizzazione del sito, con il recupero delle notizie storico-biografiche, tramite adeguate ricerche, relative ai garibaldini lì sepolti: non solo per togliere dall'oblio il merito di questi volontari per l'unità e l'indipendenza d'Italia, ma anche per interessare le giovani generazioni a riconoscere la vicinanza di queste figure alla propria storia locale.