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Rimborsi Covid posticipati, ira dei consumatori

Gli utenti del trasporto locale hanno segnalato una falla nel sistema dei rimborsi che vengono posticipati e comportano l'acquisto del biglietto

Il rimborso per Covid arriva ma a distanza di settimane dalla richiesta e questo significa dover acquistare un biglietto per spostarsi durante il periodo di attesa, gli utenti e consumatori hanno segnalato la criticità dopo aver provato a chiedere un rinnovo dell'abbonamento.

Aduc ha puntato il dito contro l’azienda fiorentina dei trasporti pubblici, Ataf "Approvate le norme nazionali, approvato un proprio regolamento, la nostra Ataf ha messo a disposizione una modulistica da compilare online e chiedere, a seconda dei propri desideri, un voucher di rimborso oppure un prolungamento dell’abbonamento in corso" è quanto spiega l'Associazione che ha analizzato un caso di prolungamento di un abbonamento annuale per studenti che scadeva il 30 Settembre 2020.

Il caso "Fatta la domanda il 28 Settembre, Ataf fa sapere che ha 30 giorni di tempo per far sapere se la stessa è accolta o meno. Il 6 ottobre Ataf comunica che la domanda è accolta e, come da regolamento fa sapere: il prolungamento avrà effetto a partire dal prossimo 1 Novembre e per usufruire del servizio occorrerà portarsi dietro copia dell’autorizzazione, carta Unica e documento di identità da mostrare ai controllori".

Il problema. "Perché il prolungamento del servizio parte tra 24 giorni e non subito? In questo mesetto l’utente userà comunque il mezzo pubblico, ma potrà farlo solo a tariffa non agevolata, come è un abbonamento. Ecco come Ataf incassa più soldi. Visto che stiamo parlando di una carta Unica, che contiene tutti i dati informatizzati e memorizzati grazie ad un codice, non bastava attivare questo codice perché il servizio funzionasse da subito?" è la domanda che i consumatori hanno posto ad Ataf.