Lavoro

Rifiutano di firmare le scuse, operai allontanati

Il sindacato denuncia una violazione dei diritti dei lavoratori e chiama gli avvocati per tutelare i dipendenti di una ditta alle porte di Firenze

Due dipendenti di una ditta fiorentina sono stati richiamati dalla direzione aziendale per aver usufruito di alcuni permessi che ne avrebbero ridotto la produttività, la Fillea Cgil è insorta lamentando un comportamento ostile da parte dell'azienda.

"L'azienda pretende unilateralmente di tagliare stipendi eliminando premi previsti nel contratto integrativo e cancellare la quattordicesima" questa la denuncia del sindacato cui hanno fatto seguito alcune proposte e idee che "non sono state minimamente prese in considerazione. Anzi la proprietà ha rilanciato convocando due lavoratori, il primo che usa la 104 per assistere un figlio, il secondo vittima di un infortunio in itinere che l’ha costretto a tre mesi di riposo, rimproverandoli di aver usufruito di questi propri diritti e di essere impossibilitati a svolgere straordinari in alcune occasioni. A entrambi è stato chiesto di firmare una sorta di lettera di scuse, per una presunta scarsa disponibilità, verso l’azienda e i colleghi, i due si  sono rifiutati e il secondo è stato allontanato dal posto di lavoro, dopo che gli è stato impedito di entrarvi".

La Fillea Cgil accusa “Una volta che il sindacato non ha acconsentito alle proposte dell’azienda, hanno tentato la via ad personam, colpendo due lavoratori per ‘educare’ gli altri. Di cosa dovevano scusarsi questi due lavoratori? Di aver goduto di un diritto? Si pretende che si rinunci a curare i propri figli e se stessi per soddisfare le bramosie di una direzione aziendale miope, che scarica le proprie debolezze sui lavoratori e che con il suo atteggiamento sta facendo dimettere tutti i migliori dipendenti, depauperando la propria capacità produttiva e umiliando chi lavora tutti i giorni? Noi crediamo che non si debba fare gli imprenditori riducendo i diritti dei lavoratori: quello che sta accadendo è inaccettabile. Ravvisiamo profili di attività antisindacale, di violazione delle norme contrattuali, di licenziamento discriminatorio, di licenziamento ‘verbale’ illegittimo. Per questo, oltre alla tutela sindacale, daremo mandato anche ai nostri avvocati di intervenire, e chiederemo il sostegno della politica, delle istituzioni, della società civile e culturale della città, della provincia e della Regione”.