Attualità

Riempiono i muri di poesie

Dal 2010 il Movimento per l'emancipazione della poesia porta avanti un progetto molto semplice: diffondere versi poetici sui muri

Nella notte

sei solo un'ombra

eppure la tua voce rotta

il tuo acro odore,

la corposa sostanza di te

illuminano le tue segrete

così i tuoi desideri

irradiano il mio spento simulacro

Questa è solo una delle quattro poesie che il Movimento per l'emancipazione della poesia ha affisso su una porta in via Giovan Battista Zannoni, vicino al mercato centrale.

Gli intenti di questo movimento, attivo da sei anni in tutta Italia, sono spiegati nel manifesto: "Ad oggi la poesia non possiede, nella volgare società contemporanea, il ruolo che dovrebbe, per ragioni culturali e storiche, spettarle. E non perché essa non sia ancora portatrice della capacità di comunicare e suscitare emozioni, sentimenti e fantasie, quanto perché, sebbene si continui a scriverla, non si continua a leggerla, preferendo basso e vuoto intrattenimento a più nobili e faticosi esercizi d’animo e di pensiero.

Il MEP non intende ridefinire il concetto o circoscrivere la poesia ad un determinato “ismo”. Non vuole vincolarsi a un’omogeneità stilistica o tematica, poiché nasce come un movimento di emancipazione della poesia intesa nelle sue diverse forme.
Il MEP si propone di restituire alla poesia il ruolo egemone che le compete sulle altre arti e al contempo di non lasciarla esclusivo appannaggio di una ristretta élite, ma di riportarla alle persone, per le strade e nelle piazze.
Gli atti coi quali intendiamo fare ciò sono molteplici, e non disdegniamo la prepotenza di alcuni di essi, poiché contrariamente a una lenta e pacifica opera di sensibilizzazione, azioni di forte impatto sono in grado di sortire immediatamente il proprio effetto. Cerchiamo, laddove possibile, di far perno su quella proprietà intrinseca della parola scritta per la quale risulta impossibile per chiunque getti su di essa lo sguardo non leggerla, in quanto la parola si fa leggere e decodificare nel momento stesso in cui viene vista"
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