Il 18 marzo moriva in combattimento, sul fronte curdo, Lorenzo Orsetti, un partigiano di Rifredi. "Non ho rimpianti. Sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele al mio ideale di giustizia, eguaglianza e libertà" questo il testo della lettera-testamento firmata "Orso, Tekoser, Lorenzo" che Orsetti aveva preparato nell'eventualità di una sua caduta sul campo.
Lo hanno ricordato in Palazzo Vecchio i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu "Era prevista una lunga e intensa giornata. Potremo comunque essere al fianco dei suoi genitori e di chi lo ha accompagnato nella sua lotta, grazie alle campagne di cui vogliamo condividere le informazioni. Chi vorrà, alle 18.00, potrà esporre dalla propria abitazione una bandiera della resistenza curda o un cartello dedicato. Per i social l'hashtag è #orso18m. Alle 19.00 Radio Wombat dedicherà la sua diretta a Lorenzo Orsetti".
C'è poi una raccolta fondi lanciata per l'acquisto di un ecografo 3D da donare al centro mobile gestito dalla Fondazione delle donne libere del Rojava, "La rete sanitaria a cui arriverà ha un ruolo centrale per le aree rurali e i campi profughi in cui hanno trovato rifugio le vittime dell'attacco lanciato dalla Turchia a ottobre dello scorso anno. I fondi raccolti saranno inoltrati a Uiki Onlus per finanziare il progetto di acquisto gestito dalla staffetta sanitaria attiva per il Rojava. Per contribuire si può seguire la pagina Facebook di Alessandro Orsetti".