Attualità

Riaprono le botteghe degli orafi al Ponte Vecchio

Le botteghe di oreficeria rimaste sprangate durante la seconda fase dell'emergenza corona virus hanno riaperto le vetrine alla vista dei passanti

La visione delle vetrine ha sancito il termine della serrata prolungata decisa dagli artigiani del Ponte Vecchio nella seconda fase dell'epidemia di corona virus. Gli orafi avevano mantenuto chiuse le loro botteghe esponendo dei cartelli che rimarcavano l'assenza dei turisti in città (vedere articoli collegati). 

"Era una ferita aperta" così l'ha definita l'assessore fiorentino Federico Gianassi. Oggi molti hanno riaperto ma l'assessore con delega alle attività produttive ha commentato "Era una ferita aperta vedere chiusi gli orafi di Ponte Vecchio, uno dei simboli di Firenze in tutto il mondo. Oggi molti di loro hanno riaperto e io sono andato a salutarli. Ci siamo lasciati alle spalle mesi difficilissimi, ne avremo altri molto duri da affrontare insieme. Ma siamo tutti impegnati affinché Firenze torni a splendere. Noi non ci arrendiamo".