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Residenti a Schmidt: "Boboli aperto e gratuito"

Lo ha chiesto il Coordinamento dei residenti con una lettera aperta al direttore Eike Schmidt per aprire tutti gli accessi e ripristinare la gratuità

I residenti dell'Oltrarno hanno scritto una lettera aperta indirizzata al direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt per chiedere di eliminare i costi di prenotazione del fine settimana e riaprire tutti gli accessi al Giardino di Boboli.

I residenti con una manifestazione tenutasi ad inizio Giugno hanno criticato la decisione di chiudere gli ingressi al Giardino di Boboli da via Romana e da Porta Romana mantenendo il solo accesso da Palazzo Pitti con prenotazione on line a pagamento nei giorni di sabato e domenica. 

I rappresentanti dei residenti, dei comitati, delle associazioni e dei commercianti nella lettera inviata anche al sindaco Dario Nardella e alla vice sindaca Alessia Bettini, hanno chiesto che "da subito vengano riaperti gli accessi al Giardino da via Romana e da Porta Romana e che venga tolta la prenotazione online per l'accesso il sabato e la domenica e soprattutto si chiede che, per la popolazione residente, l'accesso al Giardino ritorni ad essere gratuito tutti i giorni dell'anno".

I residenti hanno scritto "Le decisioni conseguenti a disposizioni governative in fase di riapertura dopo l'emergenza covid che, però, non tengono conto di ciò che il Giardino di Boboli rappresenta da generazioni di fiorentini, né del fatto che da sempre è l'unico polmone verde del centro storico, frequentato gratuitamente dalla popolazione residente praticamente fin dall'anno 1766. Oasi verde amatissima, i primi ricordi d'infanzia, le prime gite nel verde, luogo ricco di vita cittadina vissuta e di storia tramandata da generazioni di fiorentini con orgoglio e senso di appartenenza".

La lettera conclude così "Siamo certi che saprà intercedere con le autorità governative facendo presente i delicati equilibri di gestione in una città come Firenze frequentata da milioni di turisti ma ancora abitata da residenti che chiedono di essere tutelati nei loro diritti".