Attualità

Ressa per la spesa di Pasqua, polemiche sui social

Le code davanti alla grande e piccola distribuzione hanno fatto esplodere il dibattito sui social network tra i favorevoli e contrari alle chiusure

Sabato di Pasqua in fila per la spesa, le immagini dei carrelli e delle persone in attesa di arrivare alla cassa e al bancone hanno fatto il giro dei social scatenando un dibattito che sembra essere tornato alla primavera 2020. I consumatori si sono detti nuovamente perplessi ed indignati davanti alla ressa mentre le categorie economiche hanno criticato l'adozione dei provvedimenti di chiusura a poche ore dal fine settimana. Qui abbiamo riassunto le regole della Pasqua per la zona rossa in Toscana.

"Una decisione scellerata" ma anche "Potevate pensarci prima" sono alcuni dei commenti di chi ha criticato o sostenuto la scelta di chiudere le attività di vendita di generi alimentari al pubblico nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

La motivazione è stata quella di scongiurare l'occasione di assembramenti ma l'effetto della chiusura delle attività nei giorni del 4 e 5 Aprile 2021 è stata di riproporre le immagini delle file davanti ai supermercati e sui marciapiedi.

Rispetto a 12 mesi fa le catene della grande distribuzione hanno preso le misure assumendo personale dedicato per mantenere il distanziamento sociale ma a ridosso delle casse non è facile distanziare i carrelli ed i cestini secondo quanto riportano le persone che questa mattina sono rimaste in fila tra gli scaffali.

La situazione è stata gestita meglio dai piccoli alimentari di vicinato con qualche eccezione per le gastronomie assalite per le ordinazioni del pranzo di Pasqua e non tutti hanno potuto sopperire alle richieste telefoniche ricevute nel giro delle ultime ore.

Intensa è stata, invece, l'attività dei ciclofattorini contattati attraverso le piattaforme per il recupero delle ordinazioni lasciati presso quei negozianti che non si sono organizzati con le consegne a domicilio.