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Residenti scossi dalle risse dal tramonto all'alba

Il Comitato mostra l'ennesimo video e chiede aiuto al prefetto per coordinare un controllo della zona uscita traumatizzata dall'isolamento

Frame dal video di un residente

Dopo due mesi di isolamento a causa del coronavirus sono scesi in strada ed hanno trovato auto danneggiate, droga nascosta sotto le panchine ed atteggiamenti violenti scaturiti spesso in risse notturne, per questo motivo i residenti di San Jacopino davanti all'ennesimo spettacolo andato in scena venerdì hanno chiesto aiuto al prefetto.

In un video girato venerdì notte da un residente che portava a spasso il suo cane si vede un parapiglia nella piazza principale del rione, urla, strattonamenti e spinte mentre dalle finestre qualcuno urla di smetterla ed avvisa di aver chiamato le forze dell'ordine.

"Speriamo di poter essere accolti dalla dottoressa Laura Lega - hanno spiegato i membri del Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino - per chiedere una maggiore presenza di agenti e controlli mirati. Siamo esasperati e siamo scossi dalle urla che ci svegliano durante la notte e proseguono fino alle prime ore dell'alba". 

Il Comitato si è impegnato durante l'isolamento per sostenere il vicinato ed ha promosso una raccolta alimentare attraverso una spesa sospesa, per alcune settimane il lockdown ha concesso una tregua ma con la seconda fase dell'emergenza sono ripartite le segnalazioni (vedere articoli collegati).

Gli abitanti della zona sottoposta negli ultimi mesi ad un progressivo aumento dei controlli con l'installazione di nuove telecamere e pattugliamenti teme un passo indietro rispetto ai progressi fatti "Non vorremmo vedere vanificati mesi di sforzi fatti per migliorare le cose" hanno concluso.