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Rari, ultima bracciata per risolvere il rebus

La sopravvivenza dell'impianto è nelle mani dei tecnici, resta sul tavolo il progetto comunale del 2018 sostenuto dalla legislazione regionale

Il tentativo di salvaguardare lo storico impianto sportivo della Rari Nantes è in corso nelle stanze istituzionali e per la prossima settimana è previsto un incontro che potrebbe chiarire il futuro della struttura (vedere articoli collegati). I locali oggetto dello sgombero intimato a luglio dalla Regione Toscana sono stati liberati, nel frattempo è andata in scena una corsa contro il tempo per risolvere l'intoppo burocratico e procedere con il risanamento della riva sinistra.

La consigliera regionale del Pd Elisabetta Meucci, contattata da QUInews Firenze, ha spiegato: "Lo sgombero degli spazi indicati nella sentenza è già stato effettuato e quindi si procede nell'attuazione del progetto reso possibile dalla legge regionale con atti concordati fra regione e comune. L'obiettivo è la riqualificazione dell'impianto storico".

Dalle parti della Rari intanto il presidente Andrea Pieri, ancora convalescente dopo un grave incidente, si dice fiducioso. La direzione spiega di aver rispettato i tempi indicati dalla missiva che aveva creato scompiglio a bordo piscina con la liberazione dei locali incriminati che sono stati messi nella disponibilità delle istituzioni. Una fiducia, quella di Pieri, fondata sui numerosi incontri realizzati tra Comune di Firenze e Regione Toscana. All'atto pratico non ci sarebbero atti pubblici, niente di scritto, così come nessuna proroga o avviso di inizio lavori sono pervenuti in sede. A far propendere per il buon esito del tavolo interistituzionale è la presenza in agenda di un incontro fissato per la prossima settimana al quale sarà presente anche l'assessore comunale allo sport, Cosimo Guccione, e potrebbe essere l'occasione per chiarire gli aspetti dell'atteso cronoprogramma sulle opere di risanamento.

Il progetto presentato nel 2018. Per i locali in uso alla Rari Nantes Florentia è previsto il mantenimento e la manutenzione della palazzina spogliatoi, della piscina e delle terrazze fondate su pali, la demolizione e ricostruzione del locale centrale termica; la demolizione e ricostruzione dei locali uffici e bar posti sopra il livello terrazza, con la collocazione delle nuove porzioni edificate sulla fascia di proprietà comunale; la demolizione dell’attuale copertura copri-scopri della piscina in struttura metallica con telo sovrastante e sostituzione con copertura telescopica in alluminio e vetro. È prevista inoltre una modifica dell’opera idraulica di contenimento classificata, nelle zone non interessate dalla presenza di edifici, con ricostruzione di un muro di altezza 1,10 metri e creazione di varchi di accesso con cancello di tenuta a chiusura idraulica.