Cronaca

Finisce in comunità dopo aver rapinato un 15enne

L'adolescente ha violato l'obbligo domiciliare e i carabinieri lo hanno portato ad Arezzo in una comunità per minorenni

Tutto è accaduto a Giungno, quando un 15enne fiorentino era stato aggredito e rapinato da due coetanei in via Domenico Maria Manni.

Per quei fatti, a seguito delle indagini condotte dei Carabinieri delle Stazione di Firenze Campo di Marte, un 16enne e un 17enne già noti alle forze dell’ordine, erano stati sottoposti, poco prima di Ferragosto, alla misura cautelare delle prescrizioni per orientarne il percorso rieducativo: in particolare per i due minorenni era scattato l’obbligo di dedicarsi ad attività di studio a corsi di formazione professionale, partecipare ad attività di educazione alla legalità, svolgere attività di utilità sociale e, soprattutto, non avere contatti con la persona offesa né uscire di casa dalle 20 alle 07 di ogni giorno.

Neanche una settimana dopo la notifica della misura, gli stessi militari dell’Arma, impegnati nel controllo, hanno riscontrato che uno dei due giovani indagati, il 16enne, aveva violato l’obbligo di permanenza in casa dalle 20 alle 07 per ben due volte. 

Per tale ragione, informata l’Autorità Giudiziaria, per il giovane era scattata la misura più afflittiva delle permanenza in casa, ovvero l’equivalente degli arresti domiciliari dei maggiorenni. 

Erano passati appena due giorni dalla notifica del nuovo provvedimento cautelare e il giovane 16enne aveva violato anche questa misura uscendo di casa e rendendosi temporaneamente irreperibile. 

Per questo i militari, rintracciato il giovane, lo hanno condotto alla comunità socio-educativa di Ponte Buriano, dove dovrà permanere fino alla fine di dicembre e da cui non potrà allontanarsi. Il giovane, infatti, in caso di allontanamento dalla struttura, rischia di finire in carcere.