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Rabbia in Santo Spirito "Vogliamo la cancellata"

Palazzo Vecchio ha appena bocciato una mozione che chiedeva di chiudere il sagrato con un cancello per impedire l'accesso agli avventori della movida

I residenti di Santo Spirito hanno chiesto direttamente all'amministrazione un intervento strutturale per proteggere l'area dalle incursioni della notte, a poche ore dalla bocciatura di una mozione presentata in consiglio Comunale per installare una inferriata a protezione della basilica (vedere articolo collegato).

La richiesta arriva a Palazzo Vecchio sotto forma di una lettera aperta firmata da Camilla Speranza, residente e portavoce degli abitanti del popoloso rione dell'Oltrarno "Siamo in un centro abitato e sagrato e scalinate della Basilica devono essere protetti e, per questa ragione, vanno interdetti".

"Non vogliamo più assistere a inseguimenti, minacce, subire danni morali e materiali" è la denuncia dei residenti che negli ultimi giorni hanno segnalato l'aggravarsi della situazione.

"A noi di Santo Spirito - scrive la portavoce - a parte la situazione straordinaria del Coronavirus, interessa di vivere in sicurezza e nella pace sempre e non come è accaduto finora con un sagrato e scalinate della Basilica - oltre alla Piazza - piena di orde ubriache e alterate con consumo di alcol e droga e conseguente orinatura e schiamazzi. Siamo in un centro abitato e sagrato e scalinate della Basilica devono essere protetti e, per questa ragione, vanno interdetti. Non vogliamo più assistere alle scene di festini alcolici a base di cocktail e droga sul sagrato e sulle scalinate della Basilica monumentale di Santo Spirito. C'è un gran giro di denaro in Santo Spirito, con grandi affari ogni sera ad opera di spacciatori privi di scrupolo che vendono a quattro mani a migliaia di ragazzi e meno giovani alticci sul sagrato e scalinate. Sagrato e scalinate vanno 'sparecchiati'. Non sono e non devono essere il proseguimento dei tavolini della piazza, già numerosissimi. Non vogliamo avere più certe frequentazioni poco raccomandabili uscendo di casa o rincasando, né assistere a inseguimenti, minacce, subire danni morali e materiali. Gli abitanti di Santo Spirito, con le loro famiglie e i loro piccoli animali domestici, hanno il diritto di dormire, suonare, giocare, studiare, sognare, lavorare in pace" conclude la portavoce del Comitato dei Residenti di Santo Spirito.