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La buchetta per il vino tornata dal passato

Sono solo tre in tutta la città le finestrelle nei portoni da cui un tempo veniva passato il fiasco. L'ultima è ricomparsa in palazzo Medici Riccardi

Le altre sono in piazza del Duomo al numero 29r dove un tempo si trovava la bottega di Donatello e in via Sant’Antonino al numero 21. Ora dall'oblio del tempo è tornata anche quella che si trova incastonata nel portone al numero 14 di via Ginori, dove per tanti anni è stato il Circolo Dipendenti della Provincia.

Le buchette del vino sono una testimonianza dei tempi in cui il vino era venduto direttamente al consumatore dal produttore. Le misure dei 'tabernacoli del vino' sono pensate per consentire il passaggio del fiasco. In tutto sono 140, ora 141, le buchette censite dall’Associazione Culturale Buchette del Vino. Due, finora, erano quelle incastonate nei portoni: ora sono salite a tre. 

A scoprirla è stato Ricciardo Artusi, funzionario della Città Metropolitana di Firenze e appassionato di storia e tradizioni fiorentine. 

I documenti d'archivio testimoniano che i Riccardi commerciavano in via Ginori i prodotti, e soprattutto il vino, provenienti dalle loro fattorie di Castel Pulci, Chianni, Rivalto e Villa Saletta.