Attualità

Quei gesti che valgono più delle parole

In tanti hanno partecipato alla giornata organizzata dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti dedicata al linguaggio non verbale

Comunicare senza vedere, esprimersi con il linguaggio non verbale ed essere efficaci sul lavoro o nei semplici rapporti interpersonali quotidiani. Questo il senso del workshop promosso a Firenze dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e intitolato non a caso 'Dall'espressione di sé alla cura di sé'. A condurre la giornata Eva Landucci e Elena Ferroni. 

Sì perché proprio su questo hanno lavorato i circa venti ragazzi con disabilità visiva che hanno partecipato al seminario, il primo nel suo genere in Toscana. Una lettura sul linguaggio non verbale, la simulazione di un colloquio di lavoro, lo studio dei gesti e l'eliminazione di tutti quei tic che rendono difficile la comunicazione. Perché la soluzione può stare anche in una semplice stretta di mano come ha spiegato nel suo intervento Marzia Morganti Tempestini. 

Da qui l'idea dei workshop, con incontri già pianificati dedicati anche al look, alla moda e al make up fino al conferenza finale in autunno. Teoria ma anche pratica che nel seminario fiorentino è sfociata in esercizi sull'espressione del volto e sulla gestione dello spazio con un obiettivo preciso.

Alla fine sorrisi e soddisfazione da parte di tutti e la consapevolezza di essere già più sicuri di sé nell'affrontare gli altri e la realtà.