Attualità

Quando Santa Maria Nuova divenne un rifugio

L'ospedale nel centro di Firenze il 4 novembre 1966 si trasformò in un'isola tra le onde dell'Arno tracimato. Il ricordo di quei momenti

Anche Santa Maria Nuova ricorda i tragici momenti di cinquant'anni fa. In tanti partirono quella mattina del 4 novembre, anche a rischio della propria vita, per raggiungere l'ospedale e dare una mano a spostare i malati e assistere chi arrivava. Poi i tombini saltarono e arrivò l'ondata. E l'ospedale diventò una specie di faro in mezzo alla tempesta di fango e acqua.

Oggi alle 15 è in programma un momento commemorativo alla presenza delle autorità di fronte alla targa che ricorda l’alluvione. 

Dalle 15.30 alle 17 nella sala conferenze al piano terra si svolgerà l'incontro “Storie di coraggio e umanità”. L’apertura dell’incontro è a cura di Giancarlo Landini, vice presidente della Fondazione Santa Maria Nuova onlus. Seguiranno le testimonianze di Luca Giannelli, autore del volume “L’Arno dà di fòri”, Maurizio Pampaloni, medico del pronto soccorso ospedale Santa Maria Nuova nel 1966, Sergio Ardinghi, ufficio tecnico ospedale Santa Maria Nuova nel 1966, Berta Cavicchi, infermiera ospedale Santa Maria Nuova nel 1966, Fiorenza Bigazzi, Madre Generale suore oblate ospitaliere francescane di Monna Tessa. L’incontro è coordinato da Paolo Benini, presidente comitato per Santa Maria Nuova.