Attualità

Pentole vuote contro il carovita

Presidio sotto la prefettura fiorentina per le associazioni dei consumatori che hanno protestato, come in tutta Italia, contro l'aumento dei prezzi

La protesta in via Cavour

Comitati territoriali di controllo dei prezzi presso le prefetture, riforma degli oneri di sistema per quanto concerne le forniture di luce e gas, consultazione delle associazioni di consumatori e abolizione dell'Iva sulle accise sui carburanti: queste alcune delle proposte su cui le associazioni di tutela del consumatore puntano e che hanno rivendicato oggi nella manifestazione di protesta delle "pentole vuote".

Mobilitazione nazionale, ma a Firenze in via Cavour - davanti alla prefettura - si è tenuto stamani il presidio toscano contro il carovita. Sì perché gli aumenti dei prezzi preoccupano le associazioni dei consumatori soprattutto in quanto fenomeno che appare di lunga durata.

"Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi – affermano le associazioni dei consumatori – ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico". 

"Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona. L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5% - mettono in guardia - come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti".

E allora, la pentola è vuota: "La pentola vuota – spiegano – è il simbolo della difficoltà delle persone e delle famiglie che faticano ormai a soddisfare bisogni essenziali, come mettere insieme quotidianamente il pranzo con la cena".