Attualità

La città del futuro, più a misura di pedone

Il terzo report Firenze prossima analizza il punto di vista di donne, giovani under 30 e city users in vista dell’adozione del piano operativo

Partire dai bisogni e dai desideri dei cittadini e di chi vive Firenze, per disegnare la città del futuro. E' questo l'obiettivo della campagna di ascolto Firenze prossima, lasciata dall'amministrazione comunale.

I questionari, lanciati il 1 ottobre, hanno visto circa 7500 risposte.

Appena pubblicato, il terzo report fa un focus sulle valutazioni espresse da donne (4200 rispondenti) e giovani under 30 (1200).

I dati contenuti nel terzo report redatto da Agenzia Lama analizza le risposte provenienti da questi gruppi in vista dell’adozione del nuovo piano operativo. La Firenze del futuro che emerge dalle risposte è una città più a misura di pedone, con maggiori spazi per socialità e cultura.

Il report mette in evidenza anche i contenuti relativi ai 433 rispondenti city users, che si caratterizzano per un più elevato uso dell’auto, con un 70% che la utilizza più volte a settimana.

L’ultimo report conterrà un approfondimento sulle risposte pervenute dai diversi rioni.

“L'urbanistica – ha detto l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re - concorre a determinare la configurazione degli spazi e quindi gli usi che i cittadini possono farne nella vita quotidiana. È essenziale allora analizzare e progettare questi spazi anche a partire dall’esperienza che le donne e i giovani fanno della città e dei suoi spazi pubblici, con l’obiettivo di costruire una città più inclusiva, sicura e sostenibile. In questo contesto, i risultati raccolti dalla campagna di ascolto Firenze Prossima possono fornire una serie di elementi utili per disegnare la città in una prospettiva attenta ai bisogni e alle specificità dei diversi protagonisti della vita cittadina".

"Tra i dati di maggiore interesse - ha proseguito l’assessore Del Re -, i giovani appaiono più attenti alla qualità della connessione internet che alla riqualificazione delle strade, così come evidenziano il bisogno di spazi di socialità e locali notturni, specie in alcuni quartieri. Le nostre concittadine immaginano una città con più spazi culturali per tutti, più aree verdi e per fare sport. Rispetto alla fase pre-covid, si spostano a piedi più spesso di prima rispetto agli uomini e in generale appaiono più critiche su alcuni aspetti legati alla manutenzione e più aperte ai cambiamenti in città”.

Il report è consultabile a questo link