Cronaca

Prosciugò l'eredità del cliente, sarà processato

Il tribunale ha respinto la richiesta di patteggiamento di un avvocato accusato di furto aggravato insieme a una funzionaria di Banca Intesa

Niente patteggiamento per l'avvocato Stefano Bertini, rinviato a giudizio per essersi impossessato del patrimonio di un cliente, un badante cingalese divenuto molto ricco dopo aver ereditato due milioni di euro da un suo anziano assistito nonchè dichiarato incapace di intendere e di volere e rinchiuso in un ospedale psichiatrico giudiziario per aver ucciso due connazionali. 

Il giudice Cannatà ha ritenuto incongrua la pena concordata fra i difensori e la pm, due anni e undici mesi di carcere, sottolineando la gravità della condotta dell'avvocato Bertini che, secondo la ricostruzione dell'accusa, per cinque anni approfittò del rapporto di fiducia instaurato con il cingalese per derubarlo dei suoi beni.

Lo stesso giudice ha respinto il patteggiamento con la condizionale richiesto dall'altra imputata nel processo, una funzionaria di Banca Intesa accusata di aver aiutato Bertini a prosciugare il conto corrente del cingalese.

Entrambi quindi sono stati rinviati a giudizio. Prima udienza fissata per il 20 febbraio 2018.