Un Primo Maggio per dire no alla 'gig economy', l'economia dei cosiddetti lavoretti a richiesta. In piazza, a Firenze, sono scesi, secondo gli organizzatori, 300 manifestanti per il corteo organizzato dal sindacalismo di base, Cobas, Cub e Usi e da alcune organizzazioni politiche tra cui Potere al Popolo.
Dal corteo, organizzato per denunciare "il peggioramento progressivo delle condizioni di lavoro e l'insufficienza delle misure finora preseda questo governo", si è staccata anche una rappresentanza del Ruf, acronimo di Riders Union Firenze, il sindacato locale dei riders. A Firenze, secondo le stime sono circa un migliaio i riders in movimento sulle strade per le consegne a domicilio.