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Prete maltrattato, chiesto il processo per sette

Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per i sanitari del convitto ecclesiastico di Firenze accusati di aver vessato e umiliato un sacerdote 81enne

Il pm Sandro Cutrignelli ha chiesto il processo per sette sanitari del convitto ecclesiastico di Firenze, la casa di riposo per sacerdoti, per le crudeltà, gli insulti e le vessazioni inflitte a uno dei preti ospiti della struttura. Chiesta invece l'archiviazione per altri due indagati, cioè due infermiere: il pm ha definito "insostenibile" l'accusa in giudizio. 

Gli episodi documentati dalle indagini dei carabinieri con telecamere e intercettazioni sono avvenuti tutti tra il gennaio 2015 e il maggio 2016. Le sette persone indagate avevano ''preso di mira'' un sacerdote di 81 anni, non autosufficiente e con un grave decadimento cognitivo. 

Il pm nella richiesta al gup afferma che "tutti abusando dello stato di soggezione dell'anziano sacerdote, correlato al progressivo regime di vessazione instaurato, e profittando della grave patologia totalmente invalidante", "tenevano contegni caratterizzati da spregio, vilipendio delle funzioni religiose, turpiloquio, pesanti ed espliciti riferimenti ad atti sessuali, apprezzamenti volgari sull'organo genitale della vittima, gesti scurrili, ingiurie, contatti fisici complessivamente umilianti, prevaricanti, ispirati alla deliberata provocazione" di una persona anziana e malata. 

Gli accusati "agendo in maniera crudele - ha detto ancora il pm Cutrignelli - mortificavano sino ad annullarla la dignità umana dell'anziano ed invalido sacerdote, costantemente immerso in tale clima insano di tensione e terrore (sin dal risveglio, ordinariamente operato con violenza e scurrilità), vanificando le aspettative di serena vecchiaia e adeguata assistenza" dell''anziano sacerdote su cui si concentravano gli "scopi di turpe ed inumano ludibrio degli imputati". 

A far scattare l'inchiesta fu la denuncia della direzione del convitto, struttura gestita dall'Associazione di previdenza fra i sacerdoti della Toscana e di una società incaricata dell'assistenza infermieristica, a cui si rivolse una dipendente.