Attualità

Presidio in piazza per il reddito universale

Disoccupati, precari e partite iva sono scesi in piazza per chiedere un reddito per fare fronte alla crisi economica seguita alla pandemia da Covid-19

Un presidio per il reddito universale lo hanno organizzato nel pomeriggio di sabato 12 Dicembre nel centro storico di Firenze, in piazza Santa Croce, le sigle dei sindacati di base ed i movimenti di lotta per la casa.

Il sindacato Usb Firenze in una nota ha spiegato "Vogliamo un reddito universale e dignitoso che permetta ai disoccupati, ai precari compreso le partite Iva, a chi non riesce ad arrivare a fine mese, una vita dignitosa e libera da ricatti, da sfruttamento e umiliazioni"

"Dopo i drammatici mesi di chiusura dello scorso Marzo e Aprile - recita una nota degli organizzatori - siamo passati al libero tutti per il periodo estivo, sprecando peraltro risorse in specchietti per allodole, come bonus ed elemosine a pioggia, misure propagandistiche inadeguate e inopportune. Così mentre si è dato il via a un nuovo contagio globale, il Governo non ha predisposto nessuna reale misura per evitare la seconda ondata. Nessun serio potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale o dei Trasporti Pubblici, con il risultato di altre decine di migliaia di morti nel nostro paese e di nuove chiusure commerciali, con innumerevoli famiglie ridotte alla fame e alla miseria. I Ristori, quasi sempre insufficienti, quasi sempre mal mirati, quasi sempre strumentali, sono il segno evidente del cinismo di chi ci governa e di opposizioni parlamentari fasciste ed elitarie, che intervengono solo per garantire alle classi dominanti liquidità e capitali, mentre migliaia di lavoratori ancora non hanno percepito neppure le previste miserie della cassa integrazione".

"Con la seconda ondata pandemica sono state chiuse nuovamente scuole, teatri, cinema, circoli ricreativi, ridotto ogni genere di contatto umano e limitate le libertà di protesta… eppure si sono tenute aperte le fabbriche, luoghi di evidente propagazione del virus, per non scontentare Confindustria. Intanto sono pochissimi i controlli sui lavoratori più esposti, come quelli della sanità e dei trasporti. Adesso mentre il Governo sta già pensando di allentare la stretta del lockdown per il periodo delle feste, per permettere lo shopping e guarda caso si parla di altri bonus e briciole natalizie destinate unicamente ai consumi, sono sempre di più le persone che faticano a mettere qualcosa in tavola o che perdono il lavoro e la casa".