Ieri la notizia della nuova frenata imposta dalla decisione del Tribunale di Firenze che ha rigettato la richiesta di indire la gara per vendere l'azienda. La ragione dello stop sta nell'assenza del piano di rientro del debito.
Oggi i lavoratori dello storico brand di pelletteria si sono radunati davanti ai cancelli dell'azienda in via di Casellina, come annunciato dai sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl. Il presidio fa parte dello sciopero indetto dalle stesse organizzazioni sindacali che lo hanno proclamato subito dopo lo stop.
“Lo sciopero durerà finché l’azienda non presenterà una proposta di concordato completa di piano di rientro e di base d’asta per la vendita dell’azienda stessa - hanno detto i sindacati - Il cda faccia il suo dovere e assolva i suoi compiti, queste omissioni avvengono sulla pelle dei lavoratori”.