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Mecenati o collezionisti premiati con la Crisalide

Sono stati assegnati oggi in Palazzo Vecchio i riconoscimenti Rinascimento+. In premio il gioiello Crisalide di Sole firmato Maria Sole Ferragamo

La premiazione

A Firenze torna a risplendere la passione per il collezionismo di arte contemporanea. Nella città dei Medici, si rinnova Rinascimento +, il riconoscimento internazionale che il Museo Novecento in collaborazione con Mus.E consegna a eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo per il loro sostegno all’arte e agli artisti. La cerimonia si è svolta quest'oggi nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella.

In questa seconda edizione, il premio è stato conferito a Gemma De Angelis Testa, Heiner Friedrich, Giuliano Gori, Maria Manetti Shrem, Leonid Mikhelson e Margherita Stabiumi per la visionarietà, generosità e dedizione con cui si sono prodigati nel tempo in varie forme di mecenatismo e nel collezionismo, per incrementare benessere culturale, formazione e sperimentazione artistica. 

A loro va il gioiello Crisalide di Sole, ideato e realizzato da Maria Sole Ferragamo, giovane designer che ha ereditato dal nonno Salvatore Ferragamo il senso della bellezza e dell’innovazione nelle forme e nei materiali.

“Il nome scelto, Rinascimento +, fa riferimento alla magnificenza dell’arte passata in una visione non statica ma di continuità e di trasformazione", spiega Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento e ideatore dell’iniziativa.

Culla del collezionismo e del mecenatismo moderno, fenomeni culturali, sociali ed economici necessari all’evoluzione artistica occidentale e al successo di ogni avanguardia, Firenze esprime così anche attraverso il premio la propria vocazione: “Un desiderio di bellezza – prosegue Risaliti - coltivato ambiziosamente come fruttuoso e duraturo beneficio nell’orizzonte della gloria e della memoria future, e soprattutto come anelito alla trascendenza cercando di bilanciare il lato angoscioso e doloroso dell’esistenza terrena, il trauma della violenza e della malattia, che in quell’epoca erano all’ordine del giorno". 

Da allora Firenze è sopravvissuta al suo glorioso passato come crocevia d’artisti, filosofi, poeti, architetti e poi di mecenati italiani e stranieri che nella città di Lorenzo Il Magnifico e di Botticelli hanno coltivato affari, relazioni diplomatiche, alleanze politiche ed economiche attratti tutti dall’aura del Rinascimento. Tra questi Stefano Bardini, dal cui gusto e capacità imprenditoriale come mercante d’arte è scaturito quel gioiello museale che è il Museo Stefano Bardini. O l’eclettico Frederick Stibbert e lo storico dell’arte Herbert Percy-Horne, senza dimenticare il lascito effettuato dallo storico dell’arte Charles Alexander Loeser.